Yukon

Passaggio nello Yukon
Un territorio selvaggio e allo stesso tempo affascinante, dove la natura la fa da padrona. La sua storia recente, ci narra dei disperati che intrapresero la famosa corsa all'oro, tenutosi alla fine del XIX secolo, precisamente il 16 agosto 1896, quando George Washington Carmack e i suoi due amici pellerossa, trovarono la prima pepita sulle sponde del Rabbit creek. Da quel momento la pace cessò di esistere nella zona. A migliaia giunsero a Dawson city, cittadina nelle vicinanze, che in breve tempo arrivò a contare più di 50.000 persone. Il klondike e i torrenti circostanti furono per quasi 3 anni passati al setaccio, ma in pochi riuscirono ad arricchirsi. Tra quelli che restarono a secco.. un certo...Jack London.. che vista la mala parata, decise di narrare le gesta dei cercatori e dei loro fidati amici; i cani da slitta: Veri protagonisti in quelle lande sperdute. E noi seguendo le orme del ormai famoso scrittore abbiamo imboccato la "top of the world" strada per metà sterrata che tra spettacolari paesaggi ci porterà in circa 4 ore sulle sponde dello Yukon river. Abbiamo fatto male i conti, circa il consumo del nostro mezzo e a metà strada rimaniamo a secco. Quasi due ore in balia degli eventi.... non un'anima viva, nessuno... All'improvviso si materializza un pick up, che vistoci parcheggiati in modo insolito, si fermano spontaneamente e ci danno la benzina. Erano due taglialegna di ritorno dal lavoro nella foresta. Ci dicono che è prassi comune, aiutare chi si trova in difficoltà. Un giorno potrà capitare anche a loro, di aver bisogno di aiuto e sono sicuri che anche a loro non verrà negato. La fine della Top of the world, termina sulle sponde del fiume yukon. Al di la della marea d'acqua... la città della corsa all'oro. Carichiamo il nostro mezzo sul battello, e in meno di mezz'ora siamo dall'altra parte. Dawson City, ci appare in tutta la sua suggestività. La popolazione è passata dagli oltre 50.000 del secolo scorso a solo poco più di 600 persone. Comunque sembra di essere su di un set di un film del vecchio far west. Un autentico viaggio nel tempo, con saloon dove ancora oggi, i barman ti "scagliano" il whisky sul bancone, come di moda nei saloon di El Paso... Esiste tutt'ora nel centro città, il "leggendario" Diamond Tooth Gerties, antico luogo di perdizione dei cercatori d'oro, dove ancora oggi si rievocano gli antichi balletti che deliziano i pochi, che si avventurano fin quassù. Dopo qualche giorno in giro per i dintorni, imbocchiamo la strada sterrata chiamata Dempster Highway, che dopo 780 km di saliscendi,arriva fino ad Inuvik, cittadina vicina ai confini della banchisa polare. Il nostro intento è quello di fare qualche centinaio di miglia. Non siamo attrezzati per l'intero percorso, e rimanere di nuovo senza benzina in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini... non sarebbe troppo salutare. Durante il percorso, ci siamo fermati ad ammirare il paesaggio circostante, e dopo le foto e riprese di rito, abbiamo acceso il fuoco e organizzato un barbecue, con animali curiosi che si avvicinavano senza paura. Dopo, al momento della ripartenza, col tempo che minacciava bufera, il dramma.... Il sistema centralizzato del camper si è attivato accidentalmente e di conseguenza, siamo rimasti "chiusi fuori"..... Beh, non è stato un bel momento.... Col freddo incalzante, con la possibile presenza di orsi, attratti dal odore della carne cotta, sono stati attimi carichi di phatos. Anche perchè, non avevamo nessuna attrezzatura adatta allo scasso.... Il mio compagno di viaggio, ha cominciato ad accusare segni di nervosismo e io ho dovuto cercare nel mio bagaglio di esperienza per cercare di uscire da quella scomoda situazione. Alla fine grazie ad una vecchia scopa in dotazione del camper, sono riuscito, senza causare troppi danni ad aprire la porta del mezzo. Appena in tempo per poterci riparare dalla tempesta giunta di li a poco. rinfrancati e riscaldati abbiamo orientato la bussola verso sud, con destinazione Anchorage (Alaska) sede dell'aeroporto di ripartenza per l'Italia. è stato un bel viaggio. Abbiamo rischiato l'osso del collo in più di un'occasione, come quando vicino a Dawson, siamo finiti fuori strada per una errata manovra. ci è andata bene, nel senso che non abbiamo riportato danni, ma abbiamo dovuto ringraziare La trazione integrale del nostro camper, se siamo riusciti a riportare il mezzo sulla strada altrimenti... addio macchina.. Dicevo, come queste "avventure"..a buon mercato hanno rinsaldato la ns amicizia, ripromettendoci che questi viaggi avrebbero avuto un seguito. E per dare credito a quello appena detto, siamo andati a raccontarlo "alle falde del Kilimangiaro" di Licia Colò, nella puntata del 27 nov 2005 . Il nostro prossimo intento, è quello di arrivare fino in fondo alla Dempster, fino ad Inuvik, nel Northwest Territory, ma di questo se ne riparlerà, alla prossima.. puntata..